Cilea Francesco

Cilea nato a Palmi, in provincia di Reggio Calabria,il 23 luglio del 1866 studia  al conservatorio napoletano  San Pietro a Majella dove si distingue per diligenza e precoce ingegno, ed ottiene  una medaglia d’oro del ministero della pubblica istruzione e una nomina di “primo alunno maestrino”.

Come prova finale, al termine degli studi nel 1889, Cilea presentò l’opera Gina, che viene rappresentata con successo nel teatrino del conservatorio, e che le vale la commissione da parte di Sonzogno di un opera verista LA TILDA che va in scena nel 1892 con discreto successo purtroppo la sua partitura è andata smarrita ed in tempi odierni è possibile ascoltarne solo una riduzione per canto e pianoforte .

Nel 1897 al Teatro Lirico di Milano debutta  la sua terza opera L’ Arlesiana ,il cast vede il giovanissimo Enrico Caruso  , che eseguì con gran successo Il lamento di Federico, la romanza destinata a mantenere ancora oggi vivo il ricordo di quest’opera. L opera viene più voilte ritoccata e riscritta tant’è che ad oggi è difficile ritrovare una sola battuta uguale all’originale, nonostante ciò vede il successo solo nei primi anni 30 del 900 grazie ad appoggi politici tra i quali lo stesso Mussolini al quale lo stesso Cilea si raccomanda.

Sempre al Lirico di Milano nel 1902 va in scena Adriana Lecouvreur  l’opera più famosa a livello mondiale  in tempi odierni del compositore.

Nel 1907 al teatro alla Scala di Milano va in scena GLORIA ultima opera composta da Cilea , diretta da Arturo Toscanini, a causa del totale fiasco il maestro abbandona definitivamente il teatro d’opera anche se alcune voci parlano di un opera IL MATRIMONIO SELVAGGIO terminata nel 1909 ma che non ha mai visto le scene e di altri progetti per altre opere.

Il maestro si dedica alla composizione di musica da camera, vocale e strumentale, e musica sinfonica.ed alla direzione dei  Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo ed il San Pietro a Majella di Napoli, dove concluse la sua carriera di didatta.

Cilea muore il 20 novembre 1950 a Varazze Alla sua memoria sono stati intitolati il conservatorio ed il teatro di Reggio Calabria, mentre il suo paese natale, Palmi, gli ha eretto un Mausoleo illustrato con il mito di Orfeo.

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