Boito Arrigo
Boito Arrigo nasce a Padova il 24 febbraio 1842,più famoso come librettista scrittore che compòositore
inizia gli studi nel 1853 al conservatorio di Milano con violino pianoforte e composizione sotto la guida di
Alberto Mazzucato.
Nel 1861 ottiene una borsa di studio e parte per Parigi dove entra in contatto con Rossini, Berlioz e Verdi, per il quale scrive
il testo dell’inno alle nazioni eseguito all’esposizione universale di Londra.
Nel 1862 lascia Parigi per recarsi in Polonia patria della madre.
Torna a Milano dove stringe amicizia con Emilio Praga ed aderisce al al movimento letterario della Scapigliatura,
di cui diventa uno dei maggiori esponenti, in questo periodo scrive diverse poesie che raccoglie poi in parte nel Libro dei versi del 1877.
Inoltre collabora con diverse testate giornalistiche come critico e recensore di spettacoli teatrali e musicali.
Nel 1864 fonda la testata Figaro in cui scrive le sue opinioni sulla riforma del melodramma italiano, in certa misura simili a quelli di Wagner.
Sempre nel 1864 pruomove la fondazione della Società del quartetto di Milano.
Da ricordare sono le sue novelle pubblicate da varie riviste dal 1867 al 1874.
Nel 1866 in occasione della Terza Guerra d’Indipendenza) si arruola nel corpo di volontari di Garibaldi.
Nel 1868 alla scala di Milano viene rappresentata la sua opera Mefistofele, ma a causa dell enorme fiasco ottenuto viene sospesa dopo solo due recite.
Nel 1875 al Comunale di Bologna dopo averla revisionata rimette in scena il Mefistofele ottenendo questa volta un vero trionfo ed ancora oggi è l unica sua opera rapprtesntata nei teatri del mondo.
Dopo il fiasco del primo Mefistofeel si dedica principalmente alla setsura di libretti per opere musicate dal altri maestri firmandosi con lo pseudonimo Tobia Gorrio tra i tanti si ricordano
ricordano La Gioconda per Amilcare Ponchielli, Ero e Leandro scritto per sé nel 1871 ma poi ceduto a Giovanni Bottesini,
Pier Luigi Farnese per Costantino Palumbo, La falce per Alfredo Catalani e Un tramonto per Gaetano Coronaro e,
scrisse l’Otello (1887) e il Falstaff (1893), entrambi da Shakespeare, e modificò notevolmente il Simon Boccanegra (1881).
Dal 1887 al 1898 ha un intensa relazione sentimentale con la celebre attrice Eleonora Duse per la quale tradusse i drammi shakesperiani Antonio e Cleopatra, Romeo e Giulietta e Macbeth.
Nel 1890 e 1891 è direttore onoroario del conservatorio di Parma,nel 1893 gli è conferita laurea honoris causa in musica dall’Università di Cambridge, e nel 1912 riceve la nomina disenatore del Regno.
Altra opera di Boito è il Nerone aklla quale lavora per tutta la vita senza mai riuscire a completarla, nel 1901 scosos dallamorte di Verdi del quale nel frattempo è divenuto amico fraterno,ne pubblica il testo
che ottine un notevole successo,
Il Nerone consegnato ai posteri è stato completato seguendo le sue annotazioni da da Arturo Toscanini, Antonio Smareglia e Vincenzo Tommasini,e, viene dato alla scena il primo maggio 1924 alla Scala di Milano ottenendo un notevole successo e registrando un incasso da record,
rappresentato frequentemente fino agli anni cinquanta, l’opera anche a causa dei costi elevati di produzione
viene rapprtesentato sempre meno.
Il maestro muore a Milano il 10 giugno 1918
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