Callas Maria

Maria Callas, nome d’arte di Maria Anna Sophia Cecilia Kalogheròpoulos (New York, 2 dicembre 1923Parigi, 16 settembre 1977), è stata un soprano statunitense di origine greca[1]. Nata a New York da genitori greci, la Callas studiò ad Atene, dove cantò dal 1939 al ’45, intraprendendo la carriera internazionale dai tardi anni ’40 agli anni ’60.

Dotata di una voce particolare, che coniugava un timbro unico a volume, estensione e agilità notevoli, la Callas contribuì alla riscoperta del repertorio italiano della prima metà dell’Ottocento (la cosiddetta «belcanto renaissance»), in particolare Vincenzo Bellini e Gaetano Donizetti, di cui seppe dare una lettura personale, in chiave tragica e drammatica, anziché puramente elegiaca. Sempre a lei si deve la riesumazione del soprano drammatico d’agilità e la restaurazione della tecnica di canto Ottocentesca.

Tra i suoi cavalli di battaglia vi furono Bellini (Norma, Puritani, Sonnambula), Donizetti (Lucia di Lammermoor), Verdi (Traviata, Trovatore, Aida), Ponchielli (Gioconda) e Puccini (Tosca, Turandot).

Si dedicò inoltre con successo alla riscoperta di titoli usciti di repertorio quali Armida e Il Turco in Italia di Rossini, Il pirata di Bellini, Anna Bolena di Donizetti, Alceste e Ifigenia in Tauride di Gluck e La Vestale di Gaspare Spontini, sia pure senza rigore filologico, com’era nella prassi dell’epoca, ossia tagliando e talvolta ritoccando le linee vocali.

I ruoli indissolubilmente legati al suo nome sono Norma di Vincenzo Bellini e Medea di Luigi Cherubini.


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