Steffani Agostino

Steffani Agostino ,nasce nel 1655 a Castelfranco Veneto, studia con Francesco Cavalli ed entra nella corale di San Marco a Venezia, Ferdinando Maria di Baviera e la consorte Enrichetta Adelaide di Savoia, rimangono incantanti dalla sua voce e lo portano alla loro corte dove riceve l’istruzionesotto la guida di Kerll.
Nel 1672 rientra a Roma dove segue gli studi con Bernabei, prende inoltre il titolo di abate.
All’inizio si dedica principalmente a comporre musica religiosa,  in particolare delle messe per l’elettore di Baviera.
Nel 1675 è organista di corte a Monaco di Baviera ed a nemmeno 19 anni pubblica una raccolta di salmi ad otto voci e successivamente delle sonate per quartetto e duetti con basso continuo, questi lavori gli fruttano il titolo di Abate di Lipsia.
Nel 1681 compone Marco Aurelio, la sua prima opera, che ottiene sin da subito un notevole successo ed ottiene il posto di direttore della musica da camera dell’elettore.Nel 1685 gli viene commissionata l’opera Servio Tullio da rappresentarsi in occasione delle nozze di Massimiliano Emanuele con Maria Antonietta d’Austria.
Molti sono i principi a desideralo come maestro di cappella, ed accetta la proposta di Brunmswick padre di Giorgio I° d’Inghilterra.
I suoi lavori per Brunswick sono numerosi tra i quali , Il Solone,, seguita da Alarico il Baltha, cioè l’Audace, re de’ Gothi nel 1687  , Henrico detto il Leone nel 1689  , Alcide nel 1692  Alexandre l’orgueilleux nel 1695, Roland nel 1696  Alcibiade nel 1697, Atalanta nel 1698  ed Il trionfo del fato nel 1699, ed alcune di esse vengono tradotte in tedesco e rappresentate ad Amburgo.
A causa di dissapori con i cantanti si dimette dalla direzione del teatro di Brunswick restando come compositore, anche se per firmare i suoi lavori utilizza lo pseudonimo Gregorio Pira in quanto il Duca lo manda spesso in incognito in missione diplomatica.
Dal 1709 si dedica alla carriera diplomatica e dal 1710 lascia ad Handel il posto di maestro di cappella.
Nel 1720 ritorna in Italia dove è ospitato dal cardinale Ottoboni a Roma e nell’anno seguente si reca ad Hannover dopo poco tempo dell’arrivo si reca a Francoforte dove si ammala gravemente e il 12 febbraio 1728 muore

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