Boccherini Luigi

Boccherini Luigi , nasce a Lucca il 19 febbraio 1743,ed inizia giovanissimo la carriera musicale a soli 14 anni al seguito del padre
suona nell’orchestra del teatro imperiale Viennese.
Tra il 1761 ed il 1766 risalgono le sue prime composizioni.
Nel 1764 torna a Lucca dove ricopre il ruolo di primo violoncello alla cappella palatina
e qualche anno dopo fonda, con F. Manfredi, Pietro Nardini (violinisti) e Giuseppe Cambini (violista),
il primo quartetto stabile di cui si abbia notizia.
Nel 1767 a Parigi pubblica la sua prima raccolta di quartetti.
Nel 1768 su invito dell’ambasciotger di spagna si trasferisce alla corte di rè Carlo III°gli anni seguenti sono tra i più brillanti della carriera del maestro.
Le sinfonie, in particolare, sono tra i suoi lavori più riusciti: solidamente costruite e ricche di una vena melodia tipica italiana, mai sentimentale, sono tra i primi validi esempi di questo genere.
Nel 1776 si reca a Las Arenas de San Pedro al seguito dell’infante don Luigi, in esilio per il quale scrive fino al 1785 molte composizioni.
Il 1785 è uno degli anni più dolorosi in quanto subisce il lutto per Clementina Pelicho sua prima moglie  ed il suo protettore.
Disoccupato e con 5 figli da mantenere,cerca nuovo lavoro a Madrid dove entra al servizio come maestro da camera della duchessa di Benevante-Osuna.
incarico che mantiene fino al 1787 scrivendo numerose composizioni .
Il 18 aprile 1787 sposa in seconde nozze Maria del Pilar Porreti.
In seguito compone diversi lavori per il Federico Guglielmo II di Prussia, aiutato anche dal il marchese di Benavente.
Le condizioni economiche del maestro diventano sempre più precarie, al 1799 risalgono gli ultimi lavori su commissione di Luciano Bonaparte, ambasciatore di Francia, per il quale Boccherini scrisse lo Stabat Mater, oltre a 12 quintetti per archi e gli ultimi 2 quartetti (di cui il secondo rimase incompiuto), mentre «alla Nazione francese» dedicò gli ultimi 6 quintetti per archi e pianoforte.
Terminata la monarchia spagnola Boccherini non riesce più a trovare commissioni.
Trascorre gli ultimi anni nella miseria più nera, alla quale si aggiunge una grave malattia circolatoria e afflitto dalla perdita di tre figlie e della seconda moglie, muore il 28 maggio 1805 a Madrid.
Dal 1927 le sue spoglie riposano nella Chiesa di San Francesco, in Lucca. 

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